Tecnologia in quarta (1). Invenzioni e scoperte.

Quest’anno ci poniamo obiettivi ardui e iniziamo a entrare nel vivo della tecnologia. Dopo un primo periodo di ripasso e consolidamento di quanto affrontato e appreso in terza, soprattutto riguardo ai materiali e al significato di tecnologia, iniziamo un nuovo percorso che ci porterà a pensare soprattutto in maniera tecnologico-scientifica e ad osservare la realtà che ci circonda con occhio critico. Impareremo a porci delle domande e ipotizzare risposte a partire dall’osservazione e da quanto studiato o approfondito insieme. 

Il primo tassello viene inserito indagando la distinzione tra due parole che spesso vengono confuse o utilizzate pensandole come sinonimi: scoperta e invenzione. Raccolgo una serie di idee, parole e suggestioni legate alle due parole (scrivendole alla LIM l’una accanto all’altra e sfruttando l’efficacia del brainstorming) per sviluppare la mia lezione. I bambini sembrano aver abbastanza chiaro cosa sia una invenzione e anche una scoperta ma non riescono a cogliere pienamente, come è giusto che sia, la differenza. La parola INVENZIONE richiama a sé alcune parole/idee/concetti come creazione, fare cose nuove, inventore, necessità, creatività, intelligenza, tecnologia mentre la parola SCOPERTA canalizza parole/idee/concetti quali viaggi e avventure, cose nuove, mistero, pianeti e esseri viventi, cose del mondo, realtà. Queste parole bastano per tracciare subito un’ipotesi di significato che emerge anche facendo alcuni esempi semplici e di facile comprensione. Alla parola “scoperta” ricolleghiamo un avvenimento storico noto e alla portata di tutti “La scoperta dell’America”: com’è avvenuta? prima che venisse scoperto… quel continente esisteva già oppure no? I bambini iniziano ad intuire alcuni concetti chiave. Facciamo un passo indietro nel tempo e ricordiamo una scoperta/invenzione che loro hanno studiato lo scorso anno in terza: la scoperta del fuoco e l’invenzione della lancia. Vediamo le differenze. Il fuoco è sempre esistito, non è stato inventato dall’uomo (al limite l’uomo, attraverso l’osservazione e la sperimentazione è riuscito a ricrearlo autonomamente sfruttando un fenomeno naturale) che scoprendolo per caso ha poi capito come utilizzarlo al meglio e come poterne trarre vantaggio. Gli elementi che ci interessano solo: esisteva già prima di essere scoperto, è un fenomeno naturale, ha delle proprietà che con il tempo sono state scoperte e sfruttate, è stato scoperto casualmente (al riguardo abbiamo fatto ipotesi del come possa essere accaduto). La lancia invece non esisteva prima della sua invenzione da parte dell’uomo che l’ha inventata perché ne sentiva la necessità. Non può essere stata creata in maniera casuale ma ci dev’essere stata un’idea, un’intuizione, uno studio e un perfezionamento. Sicuramente per poterla ideare e produrre l’uomo aveva dovuto prima scoprire le caratteristiche della selce (pietra affilata) poi sostituita con una punta in ferro (grazie alla scoperta dei metalli). Da questi primi ragionamenti iniziamo a cogliere la differenza sostanziale tra scoperta e invenzione ma notiamo anche quanto scoperte e invenzioni siano strettamente legate tra loro e procedano quasi di pari passo con l’evoluzione umana e lo sviluppo delle tecnologie influenzandosi a vicenda. Solamente dopo una bella discussione ed esserci confrontati con tanti esempi (la scoperta dei globuli rossi… che son sempre stati lì… grazie all’invenzione di mezzi sofisticati come il microscopio, ad esempio) arriviamo a definire i due termini.

Cerchiamo di fare ancora degli esempi, vediamo alcune scoperte e invenzioni che hanno cambiato il mondo e ragioniamo sullo stretto rapporto con la tecnologia. Infine ci aiutiamo con un semplice schema per raccogliere quanto emerso e introdurre anche il significato di brevetto.

A questo punto non mi resta che lanciare una sfida: fare una piccola ricerca in cui dovranno elencare dieci scoperte e dieci invenzioni che hanno cambiato l’umanità. Sarà importante indicare anche inventore e inventrice ma anche anno di riferimento. Questo tipo di lavoro consentirà di riflettere a casa su quanto emerso in classe e costruire la lezione seguente.

Quando ci rivediamo  facciamo un confronto con le scoperte e invenzioni individuate. Notiamo che alcune invenzioni/scoperte vengono attribuite a persone diverse: questo dipende dalle fonti che hanno utilizzato (magari non sempre precise e complete), dal tipo di invenzione (spesso perfezionata e quindi attribuita a inventori diversi) e anche dal fatto che alcune inventori hanno lavorato alla stessa invenzione/scoperta separatamente e in luoghi diversi spinti da necessità impellenti (pensiamo ad esempio all’invenzione della stampa ma anche a diverse scoperte scientifiche come l’elettricità). Sicuramente è importante riflettere anche su questi aspetti: perché in determinati periodi storici si arriva a scoprire e inventare qualcosa? Quali necessità muovevano gli uomini e le donne di quel tempo a spingersi oltre? Come invenzioni e scoperte si influenzavano tra loro? Da queste discussioni emerge, ad esempio, anche un discorso molto importante: perché la maggior parte di inventori o scienziati sono uomini? E le donne? Questo ci consente di parlare della condizione femminile nella storia e dei diritti negati. Diritti negati che hanno con il tempo rafforzato idee sbagliate sulla donna considerata incapace di riflettere, pensare, studiare, fare ricerca e inventare. Ancora oggi mi capita di sentire (purtroppo!) persone che ritengono la donna inferiore: “Basta guardare indietro nel tempo… gli scrittori e gli scienziati come gli artisti son sempre uomini. Ovvio che l’uomo è più intelligente”. Questa ignoranza, purtroppo ancora troppo diffusa, reca danno all’intera società oltre che alle donne che per lungo tempo non hanno avuto il diritto di studiare, di scrivere, di esprimersi, di far ricerca e potersi emancipare, pagando talvolta con la vita stessa il voler rivendicare qualcosa di fondamentale e naturalmente dovuto. Questo discorso colpisce profondamente alcuni bambini che prendono la parola e condividono le loro idee con la classe.

Restando in tema di invenzioni e iniziando a introdurre il concetto di digitale (la lezione introduttiva verrà proposta in un post specifico perché si ricollega all’informatica e a un discorso più complesso che ho iniziato a sviluppare e che tratterò nel lungo periodo) arriviamo a parlare di un’invenzione che ha rivoluzionato il mondo: la stampa a caratteri liberi. Dopo una passeggiata nel tempo in cui abbiamo ripercorso le tappe fondamentali della nascita dell’alfabeto e della scrittura (per spiegare il concetto di digitale) approdiamo all’invenzione che ha permesso di poter scrivere in maniera veloce e soprattutto quantitativamente notevole la parola scritta favorendo così la diffusione dei libri e della scrittura. Cerchiamo di capire perché si è arrivati all’invenzione di una macchina capace di stampare le lettere (chiedo se tutti sono d’accordo a considerare la macchina per la stampa un’invenzione e non una scoperta). Racconto brevemente che prima del suo avvento esistevano già i libri ma era scritti a mano da persone colte (e non erano tantissime) che con tanta pazienza, utilizzando strumenti non proprio comodi (pennini, inchiostro e carta, ad esempio) e soprattutto con tempi di copiatura lunghissimi riuscivano a diffondere la cultura e le informazioni. In quel periodo la scrittura era già diffusa e utilizzata ovunque sia per fini commerciali ma anche di ricerca e studio. Sappiamo che gli esseri umani, si dalle loro origini, si sono ingegnati per costruire macchine che gli consentissero di svolgere in maniera più veloce, agevole e precisa una serie di lavori manuali (e sappiamo che con il computer poi è riuscito a inventare una macchina in grado di aiutare il ragionamento e non solo il lavoro manuale). Con l’invenzione della stampa si riuscì a “scrivere”i libri più velocemente, in maniera più leggibile, con meno fatica e in serie. Questa macchina fu una vera e propria rivoluzione perché permise di diffondere la scrittura e la cultura ovunque. Inoltre i libri stampati avevano dei costi notevolmente più bassi rispetto ai manoscritti e questo consenti, piano piano, l’accesso al sapere a tutte le classi sociali. L’inventore a cui fu attribuito il merito di ideare e realizzare la stampa a caratteri mobili fu Gutemberg (anche se in Cina si era già arrivati a modelli simili di stampa che veniva anche utilizzata) che consentì la diffusione del libro in tutta Europa realizzando il suo sogno: tutti potranno possedere e leggere dei libri! Riflettiamo anche sul perché questa invenzione sia stata inventata proprio in questo periodo storico e quali altre invenzioni e scoperte, prima di queste, erano state necessarie. I bambini colgono il discorso che cerco di stimolare e riflettono proprio sullo sviluppo delle tecnologie che procedono di pari passo con lo sviluppo della società e le nuove conquiste. Probabilmente le necessità di diffondere i libri e la cultura erano pressanti e in quel periodo storico l’uomo aveva acquisito una certa esperienza nella lavorazione delle materie prime che sarebbero servite per costruire la macchina più efficace. Inoltre erano già stato inventato il tornio e una serie di strumenti che favorirono il perfezionamento della stampa.  Ci soffermiamo a vedere come funzionava la macchina per stampare i libri, osserviamo alcune immagini che mostrano le matrici e i punzoni, i tipi, la pressa e i vari tipi di carattere. Per rendere tutto più vivo e divertente guardiamo insieme un breve cartone animato che racconta questa straordinaria invenzione. La mia lezione (costruita alla LIM e che proseguirà con la scrittura digitale e il confronto con le nuove tecnologie e l’informatica) finisce così. Prossimamente ci aspettano nuove avventure nel campo delle invenzioni. Nelle settimane che precederanno le vacanze di Natale si parlerà di invenzioni nel campo dei giocattoli e, attraverso un laboratorio su giocattolo tra tradizione e innovazione, avremo ancora modo di parlare di tecnologia, brevetti e idee che hanno cambiato e cambieranno il modo di giocare. 

Contenuti utili: https://www.risorsedidattiche.net/doc/media/storia/gutenberg-invenzione-stampa.ppt

Domande chiave:

Perché la stampa è considerata un’invenzione e non una scoperta?

Perché si è sentita la necessità di inventare una macchina in grado di stampare?

Quali invenzioni e scoperte sono state fondamentali per poter arrivare all’invenzione della stampa?

Perché la stampa è stata un’invenzione rivoluzionaria?

 

 

6 Comments on “Tecnologia in quarta (1). Invenzioni e scoperte.”

  1. Ciao Michela,
    ti ringrazio molto per le tue idee preziose!
    Oggi abbiamo provato a lavorare in classe su alcune cose e, tra le altre invenzioni abbiamo parlato dell’invenzione della LAVAGNA.
    La storia è molto interessante e la consiglio a tutti perchè è l’oggetto che mette in comunicazione alunni e insegnanti, riguarda scienze (ardesia e gesso) e tecnologia ma anche un pò di geografia, per l’origine del nome.
    Grazie ancora!!

    1. Grazie! Che bella idea 🙂 Tra l’altro trasversale a molte discipline. Pensa anche all’evoluzione delle lavagne… con la LIM. Grande idea!

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