La fiesta de los muertos con Frida Kahlo… in una situazione problematica.

In questi giorni la mia aula si è vestita di zucche, fantasmi, streghe e mostri terrificanti. I bambini e le bambine hanno preso d’assalto le finestre e hanno addobbato per le feste i vetri spogli: un tripudio di colori e forme. Stamattina, entrando in aula con un bell’albo illustrato sotto il braccio (arrivo sempre un po’ prima di loro per sistemare l’ambiente in base a ciò che devo proporre), ho avuto una bella idea: munita di gesso bianco su lavagna nera… perché non disegnare un simpatico scheletro per introdurre l’argomento della lezione? Entrati in classe, i bambini incuriositi, hanno iniziato a fare domane e io ho creato intorno alla bianca figura un po’ di mistero. Ho preso il grande albo illustrato tra le mie mani e mi sono seduta accanto a loro. Ho raccontato di come la festa di Halloween, che loro amano tanto, sino ad alcuni anni fa (quando io ero bambina) qui da noi non esistesse… Una festa americana, per lo più diventata commerciale, che abbiamo più o meno “adottato” e di cui sembra non riusciamo più a rinunciare per niente al mondo. “Ma sapete che nella tradizione sarda, ad esempio, la Festa dei morti si porta dietro tante altre belle tradizioni?” Così ho raccontato loro, ad esempio,  de is animeddas, del pane di sapa per i morti, dei rituali legati a questa festa un po’ magica. Da paese a paese abbiamo scoperto che esistono tanti modi diversi per onorare il ricordo delle persona care ormai morte. “Anche in Messico la Fiesta de los muertos è una ricorrenza molto importante e si porta dietro tradizioni e usanze lontane. E’ una festa allegra, colorata e ricca. Ultimamente molti film di animazione hanno raccontato la Festa dei morti in Messico… e la storia che vi leggerò parla proprio di questo“. 

La storia racconta la particolare vicenda vissuta da due personaggi conosciuti: Frida Kahlo e Diego Rivera. Racconto loro chi sono stati Frida e Diego spiegando che l’autore ha immaginato i due da bambini alle prese con quella che è una delle feste più sentite in Messico. L’autore ci accompagna nella tradizione della festa dei morti con due personaggi straordinari. Le immagini del meraviglioso albo illustrato Frida e Diego. Una favola messicana hanno immediatamente catturato l’attenzione della mia classe. Le pagine, di grande formato, finemente illustrate e di grande impatto, raccontano la discesa dei due nel regno degli scheletri. Mi sono aiutata utilizzando un tono di voce adatto (voce dai toni cupi e bassi nei momenti più “paurosi”, allegra e vivace nei momenti giocosi, la voce dei personaggi… come quella del cane con accento messicano e vocina pungente) e mostrando pagina dopo pagina le immagini. La lettura è durata cinque minuti circa con un livello di attenzione altissimo. Sono seguite molte domande e curiosità e alla fine ho chiesto di prendere il quaderno di matematica per risolvere un problema speciale.

Dalla prossima settimana inizieremo a riprendere in mano addizione e poi sottrazione, concentrandoci non solo sull’algoritmo di calcolo in colonna, sulle strategie di calcolo veloce e sui termini ma anche sulla prova, sulle proprietà e le caratteristiche distintive. Ho deciso di introdurre l’argomento “come capire quando usare addizione o sottrazione” attraverso una situazione problematica di mia invenzione… proprio cavalcando l’onda di entusiasmo per Halloween e il libro di letto insieme. Ho dettato il problema:

PER LA FESTA DEI MORTI FRIDA E DIEGO ORGANIZZANO UN BANCHETTO CON: 75 TESCHI DI ZUCCHERO; 13 PAN DE LOS MUERTOS; 64 TACOS. MA DIEGO, GRAN GOLOSONE, MANGIA BEN 17 DI QUESTE LECCORNIE. QUANTE BONTA’ RESTANO PER LA FESTA?

Abbiamo cercato di immaginare la situazione descritta: il tavolo che piano piano è stato imbandito dai due, tutte le leccornie ben disposte per esser mangiate… la manina di Diego che, spuntando da sotto il tavolo, afferra via via quelle bontà facendole sparire dentro il suo stomaco. Per raccogliere i dati decidiamo di usare le quantità numeriche e le immagini: teschio di zucchero, pane dei morti, tacos… e la faccia di Diego con la bocca aperta piena di delizie. Discutiamo insieme sulle soluzioni possibili e sul perché scegliere un’operazione e non un’altra, perché una sola non basta… ecc. Scriviamo la prima operazione in riga sulla sinistra e calcoliamo in colonna sulla destra. Ottenuto il primo risultato scriviamo accanto il significato di quella quantità, cosa rappresenta. Abbiamo risposto alla domanda? Non ancora. Dobbiamo procedere con una sottrazione. La scriviamo in riga, poi in colonna e compreso di aver raggiunto una risposta al quesito posto dal problema rispondiamo alla domanda. “Abbiamo anche tempo per disegnare sul quaderno lo scheletro che hai fatto tu alla lavagna, maestra?” – “Vi concedo cinque minuti e poi si lavora ancora per un po’ sul libro… addizioni e sottrazioni ci attendono!

Se siete curiosi di leggere alcune altre mie esperienze a scuola in tema Halloween… sbirciate QUI e QUI.

 

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