CibiAMOci: un percorso di educazione alimentare (1).

Lo scorso anno ho avviato nella mia classe seconda un percorso di educazione alimentare… L’idea, o meglio la necessità, è nata perché molti miei alunni e alunne non sempre consumano il pasto proposto dal servizio mensa. Posto che sappiamo tutti bene che le pietanze proposte dalla mensa scolastica non sono minimamente paragonabili a quelle dei ristoranti, dobbiamo comunque abituarci a saper mangiare qualsiasi alimento. Capita spesso che i bambini scelgano solo alcuni piatti standard (pasta o riso in bianco… carne e pane) e non provino invece ad assaggiare cibi diversi da quelli a cui sono abituati. Le verdure vengono spesso scartate e se la pasta è verde o “di colori strani” non viene neanche assaggiata. Stessa cosa capita per carne, pesce e formaggio. Anche la frutta scelta si limita a mela e banana mentre i frutti meno comuni (per loro ovviamente ma non per me) vengono proprio abbandonati. Per questo motivo ho ritenuto importante avviare un percorso di educazione alimentare che servisse in qualche modo a sensibilizzare alla buona e corretta alimentazione. Abbiamo parlato per la prima volta di Piramide Alimentare quando, scoprendo il regno animale e vegetale, è emersa l’importanza dell’alimentazione per gli esseri viventi. Per un po’ di tempo abbiamo fatto caso alla nostra alimentazione quotidiana e poi, piano piano, abbiamo iniziato a monitorare quanto avveniva a mensa o durante la ricreazione. Quali sono i cibi considerati “sani” e quali invece dovrebbero essere limitati? Perché dobbiamo consumare quotidianamente certe quantità di frutta e verdura? Che aiuto ci danno i carboidrati di pasta e pane? A cosa servono le proteine? Queste sono alcune delle domande che sono emerse discutendo tra i banchi durante tutto l’anno scolastico.

Ad un certo punto ho deciso quindi di lanciare una sfida: provare ad assaggiare tutto il cibo proposto in mensa. Alcuni bambini non hanno avuto difficoltà… perché educati dalle famiglie a mangiare qualsiasi cibo e con gusto; diversi bambini invece si sono sforzati di assaggiare anche quei cibi ritenuti “non buoni” talvolta rendendosi conto di aver fatto un errore di valutazione e imparando invece a mangiarli; altri hanno tentato invano; i bambini e le bambine inappetenti hanno fatto dei piccoli sforzi che tutti abbiamo considerato dei buoni traguardi. In particolare… una bambina che mangiava veramente poco e non assaggiava niente… si è distinta tra tutti perché a fine anno mangiava ogni pietanza e ripuliva letteralmente il piatto! La motivazione l’ho data io lanciando una piccola sfida a punti. Ogni giorno segnavo un premio tavolo d’oro a chi mangiava tutto o si sforzava di assaggiare le pietanze proposte con l’intento, a fine anno, di premiare i tre bambini arrivati ai primi tre posti in classifica con il loro punteggio. Questa sfida (e il premio misterioso che avrebbero vinto) ha motivato la maggior parte di loro e alla fine dell’anno, con grande loro gioia, si è proceduto alla premiazione. I primi tre classificati hanno infatti ricevuto un libro ciascuno con tema cibo. Tutti quanti loro hanno avuto una targhetta di riconoscimento per i traguardi raggiunti. Potete vedere le targhette qui a sinistra.

I libri che ho deciso di regalare sono stati questi che vi presento subito sotto e devo dire che anche chi ha avuto il premio ha potuto leggere coi compagni e le compagne, in aula ma anche in giardino, i libri dei vincitori. La condivisione è stata generale. I vincitori hanno invitato i compagni e le compagne a casa per cucinare e mangiare insieme e sperimentare col cibo. Ma prima vi devo presentare i libri 🙂

Il primo classificato ha ricevuto “Esperimenti con frutta, verdura e altre delizie” di AA.VV.

Questo libro è un’originale raccolta di esperimenti legati al cibo. Dalla prima lettera dell’alfabeto sino all’ultima – ad ogni lettera  è associata a un alimento – vengono sviluppati una serie di argomenti interessanti che diventano lo spunto per  spiegare un concetto scientifico, raccontare la vita di uno scienziato, far emergere una curiosità legata alla storia della biologia, della genetica, della matematica… Una panoramica varia e completa per iniziare subito a “fare” scienza osservando e sperimentando con ciò che si trova nelle nostre cucine. Età di lettura: da 8 anni.

Il secondo classificato invece ha avuto “Storie curiose per bambini golosi” di Ilaria Mazzarotta.

Questa è la storia di Solanum, progenitore del pomodoro, piccolo semino destinato a un viaggio lunghissimo. Alla sua nascita, Madre Natura gli dice: “Crescerai e ti trasformerai, sarai amato e odiato, farai lunghi viaggi, ma tu ricorda che il tuo destino è in una terra ricca di sole, profumi e creatività. Non fermarti al primo che dice di amarti: cambierai aspetto, nome e colore negli anni e saprai di essere giunto alla fine della tua missione solo quando vedrai tanti sorrisi intorno a te, sinceri e riconoscenti”.  Le storie golose del nostro protagonista raccontano pagina dopo pagina la meraviglia della cucina che nascono avventure  sorprendenti ma assolutamente vere per ridere e a volte piangere, e che fanno viaggiare lontano. Età di lettura: 7 anni.

Mentre la terza classificata ha portato a casa “Giochiamo in cucina. Esperimenti, giochi, ricette per imparare a cavarsela in cucina” di Patrizia Bollo.

La passione per la cucina e il cibo passa sicuramente dai fornelli. Imparare a destreggiarsi in cucina con piccoli gesti e utilizzando gli attrezzi del “mestiere” può essere stimolante e sicuramente è il primo passo per sapersela cavare tra i fornelli da adulti. Questo divertente libro propone varie attività da realizzare in cucina insieme ai bambini, per accompagnarli alla conquista del fantastico mondo degli alimenti e della gastronomia attraverso i cinque sensi. “Toccare, osservare, annusare, ascoltare, assaggiare, ma soprattutto giocare: ecco la ricetta per abituare i più giovani a conoscere i cibi e a trarne un sano piacere“. Età di lettura: da 7 anni.

Il piacere più grande è stato vederli gioire per il premio ricevuto grazie al loro impegno e alla determinazione nel raggiungere il risultato ma soprattutto sentire i loro discorsi sulla corretta alimentazione, sull’importanza di mangiare cibo buono e vario, sulla capacità di condividere premi e traguardi con il resto della classe. Il risultato è stato che anche per questo nuovo anno in arrivo hanno chiesto di poter continuare a parlare di alimentazione e magari proporre una nuova sfida. Intanto mi son portata avanti con il lavoro: in scienze e tecnologia parleremo di alimentazione da diversi punti di vista e collegheremo, in maniera trasversale, questo argomento all’educazione alimentare in educazione civica. Per farlo ho acquistato questi bellissimi libri che non vedo l’ora di utilizzare e trasformare in programmazione annuale. Eccoli:

 

  • La storia del cibo: l’alimentazione nel corso dei secoli, dalla Preistoria al cibo del futuro” di Francesco Orsenigo. Dal libro "La storia del cibo" Per entrare nel vivo dell’argomento ho pensato ad un libro per me. Questo simpatico manuale mi offre tutta una serie di notizie, informazioni e curiosità sul cibo attraverso il tempo e la storia. Si parte dal cibo del passato, per la precisione da quello preistorico, sino ad arrivare al nostro cibo. “Che cosa si mangiava nella preistoria? Com’è cambiata l’alimentazione con la scoperta dell’America? Quali sono i cibi più strani che si mangiano oggi? Di cosa ci ciberemo in futuro?” sono alcune delle domande che questo libro cerca di sondare per trovare delle risposte. In questo caso l’età di lettura consigliata è 9 anni ma in classe utilizzerò soprattutto le curiosità e gli aneddoti ricavati pagina per pagina con l’intento di introdurre un argomento, incuriosire o motivare nuovi spunti di riflessione sul cibo e sull’alimentazione.
  •      “L’alimentazione spiegata ai bambini” di Andrea Laprovitera e Agnese Nassisi. Questo libro racconta una storia che racconta il viaggio nel mondo dell’alimentazione: sono quattro buffi personaggi (un avvoltoio, una termite, una iena e una tartaruga) che ci accompagnano in questa avventura e ci aiutano a parlare di alimentazione con i più piccoli. L’idea per utilizzare a scuola questo libro? Beh, verrà dato in prestito ad ogni bambino e bambina della classe e quando tutti lo avranno letto diventerà un laboratorio sull’alimentazione. Vi svelerò durante l’anno scolastico il progetto e le fasi del lavoro.
  • Scopriamo il cibo: da dove e come arriva sulla nostra tavola” di Andrea Minoglio e Federico Mariani. Chissà quante volte un vostro alunno vi ha chiesto come si produce un cibo o da dove viene un prodotto alimentare. Ecco, questo libro vi aiuta a rispondere ad alcune di queste domande e lo fa in maniera semplice, mirata e con ottime immagini. Ho deciso di utilizzarlo all’interno del percorso di tecnologia in maniera trasversale a scienze ed educazione civica. Non riusciremo senz’altro ha parlare di tutti i cibi contenuti tra le pagine di questo interessante libro ma sicuramente ne toccheremo diversi. E se lanciassi un sondaggio? “Quale di questi cibi vorreste scoprire?” Potrebbe essere una buona idea per capire come si fa: il cioccolato; Il tè; il miele; il sale; il caffè; il burro di arachidi; lo zucchero filato; il riso; la tapioca… e tanti altri. Voi quale scegliereste?

 

  • Mappe del gusto: l’atlante per scoprire tutti i cibi buoni del mondo” di Giulia Malerba e Febe Sillani. Infineho acquistato un libro per me 🙂 ma con l’idea di portarlo a scuola. Perché Perché sfogliandolo non ho saputo resistere! Adoro le mappe tematiche e questa è bellissima! Troverò sicuramente un modo per farla diventare “utilizzabile” tra i banchi… magari durante l’ora di matematica, o scienze o forse arte! Chi può dirlo! Vi mostro alcune pagine di questo libro e son certa che lo vorrete anche voi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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