Matematicando in classe quinta (8). Disegno tecnico, illusioni ottiche e un pizzico di Natale.

Condivido con voi parte di un’esperienza trasversale che ha coinvolto le scienze naturali, la tecnologia e la matematica. In questo periodo, in scienze, abbiamo parlato di energia luminosa ed energia sonora, collegandoci quindi alla tecnologia e indagando come i materiali e gli oggetti vengano percepiti grazie all’energia luminosa e come rispondano alle vibrazioni sonore. Per fare ciò ci siamo ricollegati anche allo studio dei cinque sensi e al sistema nervoso compiendo così un percorso ad ampio raggio. A conclusione del percorso ho deciso di dedicare una piccola parte alle illusioni ottiche: come il nostro cervello viene imbrogliato dall’occhio nel percepire le immagini?

Lo scorso anno avevamo già parlato di illusioni ottiche osservando una serie di suggestioni delle opere di Escher e giocando con le forme quindi quest’anno ho deciso di approfondire il discorso tenendo conto del percorso di geometria (abbiamo ripassato linee e angoli iniziando anche a introdurre gli elementi che caratterizzano i poligoni) e iniziando a sviluppare la parte relativa al disegno tecnico che proporrò in tecnologia. Dopo aver introdotto l’argomento ricollegandomi alle scienze (occhio, sistema nervoso e energia luminosa) ho mostrato questa gif animata (clicca QUI) chiedendo loro come percepivano i due cerchi rotanti. Ovviamente l’esperimento è riuscito: tutti percepivano i due cerchi seguendo le indicazioni suggerite dalle frecce. Ma come è possibile? Dopo una serie di ipotesi hanno intuito che l’occhio si sofferma su alcuni particolari rimandando l’informazione al cervello che lo interpreta secondo convenzioni visive. Abbiamo osservato alcuni esempi grafici e infine ho lanciato la sfida: proviamo a disegnare la nostra illusione ottica. Mostrando le due immagini proposte abbiamo cercato di confrontarci sulle diverse percezioni visive per poi arrivare alla conclusione che un’unica immagine, se osservata tenendo conto di alcune linee o colori rispetto ad altri, veniva percepita diversamente. Per disegnarla ho chiesto di seguire le istruzioni ben precise scaturite passaggio dopo passaggio e, insieme, segnarle accanto in modo da averle sempre a disposizione per le altre esperienze. Abbiamo quindi disegnato il primo modello intermedio e poi ho chiesto di procedere in autonomia disegnandone un altro, quello definitivo, da sviluppare per arrivare all’immagine finale. A quel punto ognuno di loro ha scelto le tonalità di colore più adatte e poi ha sperimentato anche operando ingrandimenti o rimpicciolimenti in scala della figura proposta. Man mano che abbiamo lavorato è stato necessario chiamare in causa alcuni concetti geometrici indagati proprio in questo periodo. È stato anche importante l’utilizzo degli strumenti di lavoro: riga e matita. Nel disegno tecnico, ho ribadito, è importante curare ogni aspetto a partire dalle linee tracciate sul foglio e dal buon utilizzo degli strumenti di lavoro. Altro aspetto da non sottovalutare è il controllo costante di quanto viene tracciato: le linee sono parallele? ho indicato in maniera corretta i punti medi? le diagonali passano tutte per il centro? il poligono è regolare? sto rispettando le proporzioni?

Il lavoro si è rivelato interessante e anche stimolante. Alcuni hanno avuto qualche difficoltà ma poi, con la pazienza e la tenacia, si è riusciti nell’intento. La maggior parte di loro hanno lavorato con soddisfazione riuscendo anche a rilassarsi guidati dalle linee e dai colori. Così, nelle prossime settimane che precedono le vacanze natalizie, ho deciso di proporre altre esperienze simili. Ma questa volta procederò in maniera diversa: voglio vedere se sono in grado di osservare attentamente gli esempi e arrivare a riprodurre lo schema senza bisogno delle mie indicazioni. Certo, fornirò i modelli passo dopo passo ma non darò indicazioni orali. Voglio metterli alla prova. Ecco modelli e risultato finale di quanto proporrò:

Infine, proporrò un’attività natalizia di effetto con un particolare albero geometrico. Anche in questo caso, dopo aver seguito le indicazioni per creare il modello base, lascerò spazio alla creatività e all’estro.

 

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