#CLASSEPRIMA. La giornata dei calzini spaiati tra educazione civica e matematica

Oggi è la Giornata dei calzini spaiati! Anche la nostra classe ha deciso di celebrarla al meglio e stamattina siamo andati a scuola (alunne, alunni e maestre) indossando i calzini spaiati. Come sapete questa giornata nasce dall’idea di una maestra friulana, ormai più di dieci anni fa, e ricorre ogni primo venerdì di febbraio. Il suo significato è l’accettazione della diversità. I due calzini diversi nascono con l’intento di spronare al rispetto reciproco verso chi è diverso da sé. Ma non solo, direi io: spronano alla libertà di sentirsi se stessi e di andarne fieri; a non aver paura a manifestare ciò che si è e ciò che si pensa nel rispetto di tutti; a vivere la diversità come una unicità.

Di questo abbiamo parlato oggi tra i banchi. Per farlo abbiamo letto la storia “La giornata di Elmer” tratta dal libro di racconti sull’elefantino variopinto Elmer “Tutti i colori di Elmer“. La classe aveva già incontrato Elmer all’inizio dell’anno durante una delle attività predisposte per l’accoglienza e quindi è stato un piacere ritrovarlo in un nuovo racconto. Elmer deve preparare con i suoi amici la parata del giorno di Elmer: tutti gli elefanti si dovranno dipingere in modo da essere variopinti come Elmer (ma dando ampio spazio alla fantasia e alla creatività) ed Elmer invece si dipingerà di grigio. Ma questa volta anche gli altri animali della foresta vorranno partecipare e così, tra la gioia e i colori, si celebra la diversità in ogni sua splendida forma ed espressione. “Perché non esiste una persona uguale ad un altra. Certo, siamo tutti esseri umani… e quindi in questo siamo uguali… ma a guardarci bene siamo tutti diversi sia nell’aspetto che nel nostro essere al mondo. E proprio questo essere ognuno diverso dall’altro ci fa uguali”. Riprendo un po’ il concetto che mi porto dietro da anni e in cui credo fortemente:

“TUTTI SIAMO UGUALI proprio perché DIVERSI!”

Dopo una breve discussione e una pausa in cortile in cui ognuno di noi ha mostrato orgogliosamente i propri calzini spaiati, siamo rientrati in aula per celebrare la nostra diversità. Ho fornito una coppia di calzini stampati su carta e ognuno ha colorato la propria coppia tenendo conto di quelli indossati ai piedi. L’idea era quella di fare un piccolo cartellone variopinto. Adele ha avuto però un’idea: “Maestra, perché non appendiamo direttamente i nostri calzini?” – “Sarebbe bello – ho fatto io – … ma siamo certi di voler profumare in questo modo la nostra aula e voler ritornare a casa senza calze?“. Ci siamo accontentati delle calze colorate.

Mentre coloravano abbiamo tirato un po’ le somme e alla LIM ho iniziato ad impostare un semplice istogramma. Ho spiegato che l’istogramma è un grafico che ci consente di raccogliere dati e informazioni: invece di scrivere tutto su righe e righe… la matematica ci aiuta. E così troviamo il modo per dire che nella nostra classe ci sono 8 calzini a righe, 6 con personaggi o animali, 6 monocolore e ben 16 calzini fantasia. Oggi siamo 16 alunni e due maestre quindi 18. Ognuno di noi ha due piedi quindi 2 per 18 ossia 36 calzini. Ci sono tutti? Sì! Possiamo procedere!

Scopriamo così che nella nostra classe vanno di moda i calzini fantasia 🙂

Alla fine ho raccolto tutti i calzini colorati e li ho disposti come se fossero un sole variopinto o un doppio arcobaleno. Orgogliosissime e orgogliosissimi del nostro lavoro l’abbiamo appeso in classe per ricordarci ogni giorno che diverso è bello!

Evviva la giornata dei calzini spaiati e viva la libertà di essere se stessi e unici!

Condivido con voi il file per stampare i calzini da colorare.

 

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