#CLASSE PRIMA trasversale (2). Le foglie: sperimentazioni artistico-scientifiche

Finalmente è arrivato anche in Sardegna l’autunno e noi l’abbiamo voluto celebrare con un’attività dedicata alle foglie d’autunno. In queste settimane abbiamo disegnato alberi autunnali concentrandoci sui colori caldi e cercando di rendere il nostro “paesaggio classe” più incline alla stagione. La nostra aula è un costante divenire e i cicli stagionali e le festività sono un’ottima occasione per inventare, costruire, creare e rendere più vivo l’ambiente in cui trascorriamo otto ore al giorno. Con l’autunno abbiamo dedicato alcune attività artistiche all’albero sperimentando la tecnica degli stampini (con i tappi di sughero) con le tempere (creando noi stessi i colori autunnali necessari). Le nostre opere double-face hanno decorato le finestre dell’aula: dal lato esterno si può ammirare un bosco autunnale creato con le matite colorate usate con la tecnica dello sfumato e dal lato interno abbiamo invece il nostro bosco con le foglie stampate con i tappi di sughero. Questo percorso sui tanti modi di rappresentare le foglie ci ha molto entusiasmati, così ho deciso di chiedere ad ognuno di portare in classe alcune foglie. Vi racconto cosa abbiamo combinato.

Prima di tutto ho tenuto presente gli obiettivi da raggiungere in modo da lavorare trasversalmente. Inizialmente l’attività è nata nella mia testa come qualcosa di legato alle scienze (in particolare alle esplorazioni con i cinque sensi che stiamo portando avanti in questo periodo) ma poi ho intravisto anche molte potenzialità per arte e immagine. Per quanto riguarda le scienze gli obiettivi da raggiungere sono: utilizzare i cinque sensi come strumenti di esplorazione dell’ambiente circostante; mostrare atteggiamenti di interesse e curiosità verso alcuni elementi della realtà circostante; sperimentare una trasformazione e descrivere l’esperienza; associare la percezione sensoriale al corrispondente organo di senso; seguire i cambiamenti delle stagioni attraverso uno o più eventi. Per quanto riguarda invece arte e immagine: esplorare immagini, forme e oggetti utilizzando le capacità legate ai cinque sensi; usare il colore a fini espressivi; usare tecniche grafiche e pittoriche; manipolare materiali cartacei e di recupero.

La nostra esplorazione è iniziata con le scienze. La mattina i bambini hanno riempito l’aula di tantissime foglie: forme e colori diverse hanno reso la nostra aula davvero speciali. Prima di iniziare l’osservazione e la classificazione delle foglie ho deciso di proporre un breve video per introdurre l’argomento. Tenete presente che l’argomento foglie, da un punto di vista scientifico (funzione, classificazione… ecc) viene sviluppato in seconda e soprattutto in terza. Nonostante ciò è interessante raccogliere le impressioni dei bambini e sondare il terreno: cosa sanno? cosa li incuriosisce? quali esperienze hanno vissuto? quali osservazioni al riguardo? Il video mi serve soprattutto per creare un buon canale comunicativo che poi ci porterà all’esperienza concreta tra i banchi… e non solo. Propongo il video LE FOGLIE di Maestra Feli e poi ne discutiamo insieme: a cosa servono? perché sono importanti? sono tutte uguali? sono alcune delle domande che propongo. Lascio anche molto spazio ai loro racconti, qualcuno mi spiega dove ha recuperato le foglie portate a scuola e altri sono ansiosi di mostrare anche delle piccole sorprese trovate tra i rami. Una bambina ha segnato su alcuni cartellini la pianta di appartenenza delle foglie raccolte e ha portato anche un corbezzolo; un bambino ha portato un riccio con le castagne insieme alle sue foglie; un altro ha portato le noci e le foglie dell’albero; qualcuno ha foglie d’ulivo e un ramoscello con le olive ancora attaccate.

Disponiamo sui banchi le foglie: le mettiamo bene in fila in modo da poterle osservare bene e partiamo con l’esplorazione. Prima di tutto chiedo “Con quale dei nostri sensi possiamo avere una prima impressione sulle foglie?” Sicuramente con la vista. “Cosa possiamo osservare coi nostri occhi?” I bambini iniziano a classificare le foglie per colore: marroni, verdi, arancioni, gialle, rosse, con varie sfumature. Poi ci concentriamo sulla grandezza e sulle forme: sono tantissime. “Con le forme lavoreremo tra un attimo – dico loro – ma adesso ci concentriamo sugli altri sensi. Possiamo trarre altre informazioni da altri sensi a nostra disposizione?” Sicuramente c’è il tatto e allora iniziamo a toccare le foglie: sono ruvide e lisce. Tocchiamo sia la pagina interna e la pagina esterna della foglia e percepiamo delle differenze: la pagina interna “si sente di più” dicono. Poi tocchiamo i margini: alcuni sono seghettati e altri lisci. “Con gli occhi non ci capiva bene ma toccando si sente che la foglia è seghettata!“. Possiamo utilizzare anche il nostro naso per esplorare la foglia? “Io ho provato ad odorarla“, dice un bambino. “E che odore ha?” – “Ha odore di foglia!!!” Tutti ridono… “Beh, sarebbe stato strano se avesse avuto odore di panino con salsiccia!!!” Una bambina nota che la sua foglia è profumata (ha portato delle foglioline di erba aromatica) mentre un’altra mi dice che la sua sa di terra.  Un altro mi dice che l’odore della sua foglia gli ricorda la pioggia. “Possiamo anche usare le orecchie… Quando passo su un tappeto di foglie fanno il rumore delle patatine fritte in busta!” dice un altro. In effetti le foglie fanno anche rumore. “E con il gusto… possiamo esplorare e trarre delle informazioni?“- “Ah, io la mia foglia non la voglio mica assaggiare…” mette dubito le mani avanti un bambino. Faccio notare loro che le foglie che hanno raccolto è meglio non assaggiarle… ma alcune foglie… loro le mangiano eccome!!! “Sono le foglie di insalata maestraaa!” Proprio così: noi mangiamo tante foglie e hanno tutte sapori diversi. Alcune sono amarognole e altre amare, ad esempio.

Proietto alla LIM la mia pagina di quaderno (ma loro non lavoreranno sul quaderno perché preferisco facciano esperienza diretta con le foglie in dotazione) che riassume le nostre osservazioni e prepara il terreno sul prossimo step: classificare le foglie!

Partendo dal mio schema sulla classificazione delle foglie, prendo un cartellone bianco e chiedo loro di aguzzare la vista: l’idea è quella di fare una ricerca per forma e poi scegliere una foglia per ogni categoria e attaccarla al cartellone. Le altre foglie saranno utilizzate durante la lezione di arte in modo creativo.

 

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Abbiamo in aula un bellissimo colpo d’occhio e ci godiamo le nostre foglie in un tripudio di bellezza. Ma adesso andiamo alle ricerca delle foglie che sono lineari! E così ognuno guarda con attenzione le foglie davanti a sé e inizia a proporre ai compagni quanto trovato. Facciamo lo stesso lavoro per ogni forma talvolta dubbiosi se inserire la foglia nel gruppo delle lanceolate o delle pennate ma arrivando sempre ad ottime soluzioni. Notiamo che ci sono lanceolate lisce e altre seghettate, scopriamo la bellezza delle pennate (ne abbiamo una gigante e una piccolissima), ci divertiamo con le palmate che talvolta hanno solo “tre dita”, ci sentiamo romantici con le cuoriforme. Lavoriamo così tra stupore e bellezza per una bella ora e alla fine, scelte le foglie più belle… sistemiamo il cartellone. Dopo alcuni giorni noteremo che la foglia palmata si è chiusa in se stessa e molti colori che prima erano vivaci ora sono più pallidi. Ma il loro entusiasmo non finisce qui. Alla ricreazione, in giardino, vanno alla scoperta di nuove foglie quasi ogni giorno e ne trovano di ogni tipo… portandole da me. Ho deciso di scegliere le migliori (per dimensione e conservazione) e metterle insieme a loro dentro una piccola pressa per farle essiccare. Seguiamo insieme la procedura e mettiamo le foglie tra carta e cartoncino avvitando bene la nostra pressa di legno. Tra alcune settimane osserveremo cosa è successo e se le nostre foglie sono essiccate senza ammuffire come invece sta accadendo ad alcune foglie ancora in aula all’aria aperta o nelle bustine. I giochi in cortile proseguono ancora e un giorno, grazie al forte vento notturno, trovano come sorpresa un mare di foglie. Li vedo tutti concentrati a raccoglierle e allora propongo loro di utilizzarle per creare qualcosa assemblando tutti i pezzi. “Possiamo farlo maestra?” mi chiedono con gli occhi sgranati! “Certo, ma dovete riuscire a creare un personaggio fatto di foglie… e attenti allo schema corporeo” rilancio io. Si divertono moltissimo e, tra i vari personaggi, spunta fuori anche Mister Foglia (così lo chiamiamo). Sono entusiasti a tal punto che chiamano altri bambini di varie classi a mostrare il loro nuovo amico e quando rientriamo in aula hanno già inventato un inno per Mister Foglia! Eccolo:

La settimana dopo, con le foglie non utilizzate per il cartellone, propongo un’attività di frottage. Non hanno idea di cosa sia quindi mostro prima la magia e poi li metto all’opera. “Guardate bene questa monetina. Osservate il mio foglio bianco. Metto il foglio sulla moneta, strofino delicatamente con la matita sul foglie e… magia: salta fuori sul foglio la moneta!” Sono strabiliati!!! “Adesso poggio il mio foglio sulle piastrelle dell’aula, strofino con la matita e… saltano fuori dei rombi!” Entusiasmo! Distribuisco a ciascuno una monetina (sono quelle in plastica che ho in aula per giocare al mercatino dell’euro), un foglietto bianco e una matita da disegno. “Mi raccomando, tenete ben ferma la moneta sotto, non schiacciate troppo con la matita ma usate il movimento per fare gli alberi sfumati di alcune settimane fa”. Ci provano più volte e al terzo tentativo le prime urla di meraviglia! Sperimentiamo anche con altri materiali (ad esempio cartoncino righettato) prima di provare con la foglia. Dopo averci un po’ preso la mano quasi tutti riescono nell’impresa. A questo punto tiro fuori le foglie mentre chiedo loro di scegliere un bel colore a matita per creare la foglia con la tecnica del frottage. Scelgo per ognuno una foglia che possa stare dentro il foglio ma che non sia troppo piccola, che abbia un margine ben definito e ottime nervature, che non sia troppo secca o troppo fresca. Riusciamo nell’intento ed ognuno, foglia alla mano, deve intercettare la pagina interna, metterla rivolta verso l’alto, poggiarci il foglio e iniziare a strofinarvi sopra la matita colorata. Piano piano spuntano fuori tutte le foglie. Come procediamo adesso?

Nella settimana della gentilezza abbiamo letto insieme la storia La coccinella prepotente e proprio pensando alla nostra coccinella abbiamo deciso di raccontare con le immagini una scena del racconto. Ecco come abbiamo fatto:

  1. Ognuno ha ritagliato la foglia creata con il frottage
  2. Ho fatto incollare la foglia sul quaderno di arte
  3. Ho consegnato a ciascuno un cartoncino rosso le due forme rotonde disegnate a matita chiedendo di ritagliarle
  4. Ho mostrato alla LIM la sequenza per creare le due coccinelle e come assemblare il lavoro (tagliare a metà ogni cerchio, incollarli sulla foglia o vicino alla foglia come due ali aperte, completare le due coccinelle con il pennarello nero).

Ogni bambino ha personalizzato la coccinella gentile e quella prepotente, ha scelto dove sistemarle in base alla dimensione della foglia e con grande soddisfazione hanno portato a compimento il loro lavoro. Ecco due, tra i tantissimi, esempio:

 

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