“IL PICCOLO BRUCO MAI SAZIO”: un laboratorio di arte e immagine… e non solo

Premessa. Quest’anno faccio parte della Funzione Strumentale per l’Orientamento e la Continuità nel mio Istituto e tra le varie giornate organizzate durante tutto l’anno è compresa anche quella dell’accoglienza nelle classi prime della primaria dei bambini prescolari dell’Infanzia. Durante tutto l’anno abbiamo portato avanti una corrispondenza fatta di prime parole, frasi e disegni scambiati tra le new entry della primaria e i futuri alunni che è stata molto significativa per i bambini. Un modo come un altro per tenere i contatti con gli amici-compagni già conosciuti durante gli anni della scuola dell’infanzia, ma che avevano ancora un anno da fare prima di arrivare alla primaria, e allo stesso tempo conoscere via lettera nuovi amici che presto sarebbero arrivati nella nostra scuola. I bambini hanno condiviso esperienze, emozioni e curiosità con grande slancio ed entusiasmo aspettando soprattutto la giornata di maggio che li avrebbe visti finalmente insieme. Abbiamo preparato degli inviti ufficiali e spedito il tutto. Finalmente lunedì i loro amici arriveranno nelle nostre aule e potranno toccare con mano cosa significhi stare alla scuola primaria. I miei alunni non vedono l’ora di mostrare loro il lavoro svolto, i cartelloni appesi sui muri, la loro abilità nell’uso della LIM e i banchi disposti per isole di lavoro. Inoltre avranno l’opportunità di fare da tutor durante il laboratorio pensato per questa giornata. Ogni classe svilupperà attività diverse in base alla disciplina insegnata dal docente accogliente. La mattinata prevede attività e giochi comuni, un momento di scambio conoscenza e condivisione delle esperienze, una merenda insieme e giochi nel cortile della scuola.

Per quanto riguarda la mia classe ho deciso di proporre un laboratorio matematico creativo basato sulle immagini e il racconto. Per farlo ho rispolverato un vecchio laboratorio che ho svolto anni fa nella classe della scuola dell’infanzia di mio figlio. L’attività che ho ideato si basa sul meraviglioso albo illustrato di Eric Carle “Il piccolo bruco mai sazio” che, dovreste aver ormai capito dai miei articoli, ritorna spesso nelle mie lezioni. I libri di Eric Carle infatti sono straordinari perché nella loro semplicità riescono ad offrire tantissimi spunti per creare attività disparate e affrontare diversi temi o argomenti. Questo in modo particolare mi ha accompagnato nella presentazione dei numeri in classe prima per quanto riguarda il concetto di quantità e allo stesso tempo l’ho utilizzato come richiamo anche quando in scienze ho affrontato il ciclo vitale degli animali e, nello specifico, la metamorfosi del bruco in farfalla. Il laboratorio che inserisco questa volta invece sfrutta anche altri aspetti… ma, come ben sapete, io regalo idee e spunti… quindi rilancio sempre a voi tutti l’opportunità di inventare e costruire (e magari condividere) nuovi percorsi anche in base alla fascia d’età con la quale lavorate.

Il laboratorio che farò questa volta sarà ovviamente modificato e riadattato rispetto a quello che propongo qui sotto e che ho effettuato nella scuola dell’infanzia. Sicuramente sarà arricchito dalle nuove risorse disponibili in classe (la LIM è una di queste) e dall’interazione con i miei alunni, che già conoscono la storia.

Laboratorio

“IL PICCOLO BRUCO MAI SAZIO”

di Michela Secchi

Soggetti coinvolti: 22 alunni, disomogenei per età (un gruppo di 3-4 anni e l’altro di 5-6 anni).

Motivazione

bruco mai sazioLa storia del piccolo bruco mai sazio è molto semplice ma intensa. Un piccolo bruco si affaccia alla vita con una missione precisa: diventare una farfalla. Per farlo deve crescere e deve mangiare. Giorno dopo giorno si nutrirà e diventerà abbastanza grande per costruirsi un bel bozzolo e subire la sua metamorfosi. Le parole del testo sono semplici come le immagini proposte. Si ripercorre la settimana del bruco giorno dopo giorno e i bambini hanno modo di seguire il suo percorso di vita scandito dai giorni che si succedono veloci. Il lunedì il bruco mangia una mela, il martedì due pere, il mercoledì 3 prugne e così via. Il bambino conta, osserva i frutti, scopre i giorni della settimana e capisce che tutto cambia… anche il piccolo bruco che da piccolo diventa sempre più grande. E alla fine la meraviglia della metamorfosi. Il racconto è semplice ma coinvolgente e consente di affrontare in modo giocoso la tematica del cambiamento, esplorare i fenomeni della natura e condividere emozioni ed esperienze. Dal racconto poi è facile passare alla fase più operativa e coinvolgente attraverso il gioco e la manipolazione diretta.

Finalità

Le finalità vanno colte in modo particolare in tre campi di esperienza: immagini, suoni e colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo.

La finalità prioritaria è quella di stimolare:

  • L’interesse per il mondo che ci circonda;
  • La capacità di comprendere, condividere e fare propria un’esperienza di lettura;
  • La comprensione di quanto sia importante la crescita e il cambiamento per il raggiungimento di un obiettivo o un sogno da realizzare;
  • L’osservazione e la riflessione.

 

Obiettivi

  • Scoprire la magia del libro; ascoltare e comprendere piccole storie; sviluppare la padronanza del linguaggio per descrivere e spiegare; comunicare e condividere esperienze; associare parole e immagini a esperienze e contesti; intuire il significato di successione temporale (prima-dopo-infine).
  • Compiere classificazioni di: cibo, parole, colori; sperimentare in situazioni semplici il concetto di simmetria assiale.
  • Usare diverse tecniche espressive.

Materiali: fogli di carta già predisposti (disegni che rappresentano il cibo del bruco e le parole scritte ad essi associati); matite colorate e pennarelli; tempere; fogli A4 bianchi; cartellini con i nomi dei giorni della settimana scritti in stampatello maiuscolo; fogli A3 bianchi divisi in tre parti (prima-dopo-infine).

Fasi di lavoro (durata prevista: due ore)

Il racconto

  1. Leggiamo la storia osservando le immagini e ascoltando in silenzio.
  2. Discutiamo insieme e, attraverso una serie di domande mirate, ripercorriamo e comprendiamo la storia.

L’esperienza in gioco

  1. Distribuiamo a ciascun bambino un foglio con disegnata la forma di uno dei cibi divorati dal bruco e chiediamo di scegliere il colore adatto per colorarla (ci saranno: 1 mela rossa, 2 pere verdi, 3 prugne blu, 4 fragole rosse a puntini neri, 5 arance arancioni; 10 cibi diversi per colore e forma; 1 foglia verde). I bambini più grandi troveranno dietro il loro foglio anche la parola tratteggiata del cibo corrispondente e con il pennarello del colore adatto dovranno ripassarla (MELA PERA PRUGNA FRAGOLA ARANCIA ANGURIA DOLCE FORMAGGIO…quanti sono i bambini cinquenni).
  2. Giochiamo con il bruco. Leggiamo la storia e al momento giusto viene “chiamato” il cibo (rappresentato da ogni bambino con il foglio giusto) vicino a me in modo che il bruco venga sfamato. Di volta in volta arriverà un determinato numero di bambini e verificheremo che sia arrivato il cibo giusto (osservare e discriminare) e la quantità giusta (contare e verificare) nel giorno giusto (che verrà mostrato con il cartellino del nome: magari i bambini più grandi riconoscono le lettere e aiutano i più piccoli).
  3. Variazioni di gioco. “Abbandoniamo” la storia e chiamiamo solo i bambini che hanno il cibo di un determinato colore. O i bambini che hanno solo il cibo salato, o dolce, o che inizia con la lettera F e via dicendo.

Creativa-mente

  1. Creiamo la “metamorfosi simmetrica”. Usiamo le tempere e i fogli A4 piegati a metà. Sistemiamo un po’ di tempera (facendo scegliere 2 o 3 colori a ogni bambino a turno) al centro del foglio, premiamo dall’interno all’esterno del foglio e apriamolo subito scoprendo l’effetto farfalla e osservando che le ali sono identiche e… simmetriche.
  2. Mentre i bambini vengono chiamati a creare la loro farfalla i bambini più piccoli disegneranno il bruco o appena nato (piccolo, fine e affamato) o dopo una settimana (grande, grosso e sazio) mentre i più grandi disegneranno le tre sequenze PRIMA-DOPO-INFINE (con il bruco piccolo, grande, farfalla). Soffermiamoci anche sulla parole chiave: piccolo-grande, fine-grosso, affamato-sazio.

 

 

 

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