Accoglienza in classe prima. Osservazione dei prerequisiti e divertimento con Un libro

Vi avevo parlato delle carte UN MEMO e come utilizzarle durante i primi giorni di scuola. Questa attività, che ha riscosso molto successo tra i miei piccoli allievi, me ne ha suggerita un’altra che ho proposto proprio oggi alla mia classe. Cavalcando l’onda creativa fornita dal grande Hervé Tullet (l’autore delle carte Un memo ma di tantissimi altri libri bellissimi che ho acquistato e di cui vi parlerò in corso d’opera) ho deciso di utilizzare Un libro. Sì, il libro si chiama proprio Un libro ed è sempre dello stesso autore. Quando ho adagiato la mia valigia sulla cattedra… Ah… ma non vi ho parlato della mia valigia? Ecco, quest’anno abbiamo in adozione il libro Una valigia per crescere, così la mia collega ha deciso di costruire una valigia in cartone dalla quale tirar fuori tutte le attività da presentare alla classe durante i primi giorni. Io non avevo scatole di cartone e soprattutto non avevo il tempo materiale di progettare una valigia così ho sguinzagliato mio marito 😉 che insegna cinema all’università. Così mi ha procurato una valigia un po’ speciale: una di quelle utilizzate tempo fa per trasportare e far viaggiare le bobine cinematografiche. Una valigia magica che ha viaggiato trasportando sogni e incanti, perché il cinema ha proprio il potere di farci sognare, emozionare… sperare e anche imparare. Mi è piaciuta così tanto che ho deciso di foderarla (per renderla più simpatica) e ribattezzarla “Una valigia per crescere e… per sognare“. A questo punto, siccome mi è venuta proprio bene, ho deciso che la utilizzerò tutto l’anno. Ho tante di quelle sorprese da presentare che son certa non resterà inutilizzata. Terminato il viaggio alla scuola primaria ritornerà all’università.

PRIMA
DOPO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dov’ero rimasta? AH ecco! Ho adagiato la valigia sulla cattedra e chiedendo attenzione e silenzio ho anticipato alla classe che avrei presentato loro un libro speciale. Beh… già il nome lo è! Un libro che si chiama Un libro di per sé fa già sorridere. “Ma badate bene che questo libro non racconta una storia, non vi leggerò qualcosa di accaduto che è presente nelle pagine del libro… ma è un libro che le cose le fa accadere! E vi renderete conto che alla fine vi sentirete anche un po’ magici!“. Catturata la loro attenzione avviso che ognuno di loro sarà chiamato alla cattedra per avere a che fare con il libro… a patto che tutti abbiano le mani igienizzate (ormai la regola è questa) e che si partecipi insieme a quanto verrà fatto accadere. Apro il libro e al centro è ben sistemato un puntino giallo. “Che colore è? In quale posizione si trova?“. Rispondono sicuri e chiamo alla cattedra la prima bambina. “Il libro ci chiede di fare qualcosa. Qui sotto c’è scritto di premere il pallino giallo e di voltare pagina“. La bambina preme il pallino giallo e voltando pagina le palline son diventate due! OH, stupore e meraviglia. “Prima era una e ora?” Sicuri rispondono che sono due. “Ma ora sono di più o di meno di prima?” Sono di più rispondono. L’avventura continua e bambino per bambino indicazione per indicazione le palline aumentano. Le domande sono matematiche e topologiche. Con le domande matematiche (quante sono, quante di più, quante di meno, prima erano tre gialle e ora due gialle una rossa e via dicendo) mi rendo conto che tutti si divertono coi concetti che stanno alla base della matematica. “Vi svelo un segreto: stiamo facendo matematica! Una materia speciale che vi insegnerò nei prossimi anni ma che, ne potete star certi, conoscete già! Avete dato delle ottime risposte in “matematichese” 😉 Ci divertiamo pagina dopo pagina in cui soffiando sulle pagine le palline si spostano quasi ad uscire dal libro, diventano sempre più grandi (come le risate a sfogliare le pagine con le palline enormi quanto la faccia della maestra) se battiamo le mani una, due o tre volte (a ritmo e tutti insieme), se osserviamo i ritmi e le sequenze dei colori e scopriamo qual è la regola (e proviamo a cantarci su una canzoncina: rosso giallo blu rosso giallo blu…), oppure a toccare la pallina a destra o quella a sinistra. Un libro essenziale ma prezioso che viene sfogliato in una buona mezz’ora tra domande chiave, risate, teatrini della maestra, scoperte. Vi consiglio di sfogliarlo: vi divertirete anche voi. Ma per avere una esperienza piena vi consiglio di farlo diventare interattivo come ho fatto io. Tutti erano entusiasti, anche i bambini meno partecipativi. Che cosa ho scoperto? Che conoscono i colori, che distinguono i primari dai secondari (anche se ancora non li chiamano così), che sanno seguire le indicazioni topologiche di base, che discriminano quantità e caratteristiche osservate, che sono in grado di padroneggiare coi ritmi, che prevedono quanto accadrà in relazione a quanto accaduto prima (elaborazioni logiche).

Siccome sono del parere che il ferro va battute finché è caldo ho deciso di proseguire l’attività alla lavagna. Quando ho detto “Avete voglia di usare i gessi alla lavagna” si è sollevato un boato di gioia. Mani igienizzate, spray pronto e via. Uno alla volta, chiamati a catena dal compagno precedente (una scusa in più per imparare ancora i nomi non memorizzati) hanno scelto un colore (tra quelli delle palline del libro: giallo, blu e rosso) e seguito le mia indicazioni: disegna una pallina blu al centro della lavagna, una gialla a destra della blu, una rossa a sinistra della blu, una pallina gialla tra la rossa e la blu, una gialla accanto alla prima pallina gialla disegnata, una pallina rossa lontanissima da tutte le altre, una pallina blu sopra a una delle palline gialle, una rossa sotto la pallina blu… e via così improvvisando e facendo sistemare una pallina ad ognuno. “Quante palline abbiamo disegnato?” – “Tante palline” rispondono. “Ma possiamo dire che ci sono tante palline quanti sono gli alunni di questa classe?” – “Certamente” e andiamo a contare e verificare. Scopriamo che è proprio così e che questa matematica non sembra niente male!

Ecco cosa troverete nelle pagine di UN LIBRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *